La primavera sta arrivando!
Cari amici viaggiatori, saluti dal Giappone!
Siamo Ken e Miho dell’agenzia corrispondente di Viaggi Solidali.
Il nostro primo blog, che speriamo di continuare almeno fino a quando terminerà la pandemia covid-19, comincia con un tema simbolico: la fioritura dei ciliegi!
Oggi, il 23 Febbraio, è un giorno festivo per celebrare il compleanno del nostro Imperatore (61 anni). Una bellissima giornata piena di sole, con 20 gradi o forse anche di più… Siamo andati a vedere Tokyo Skytree, la torre televisiva più alta del mondo e abbiamo trovato i primi ciliegi del 2021, una varietà chiamata Kawazu-zakura. Il nome è preso dal luogo di provenienza originale del ciliegio, un piccolo paese a due ore da Tokyo.
Esistono oltre 600 varietà di ciliegi in Giappone
…dal più comune chiamato Somei-Yoshino che sboccia alla fine di Marzo ai ciliegi piangenti e ciliegi a fiore doppio che fioriscono fino alla fine di Aprile. I ciliegi sono per noi giapponesi il segno della primavera, che simboleggia l’inizio di un nuovo ciclo di vita. In Giappone tutte le scuole, l’anno fiscale delle aziende, e il lavoro dei campi e delle risaie cominciano in Primavera.
Anche nei momenti più difficili nella vita, come per esempio il tragico terremoto e tsunami del 2011 o l’attuale pandemia covid-19, l’arrivo della primavera e la fioritura dei ciliegi ci aiutano a capire che la natura continua ad andare avanti, e ci danno la forza di reggere e di sopportare le difficoltà.
Un’usanza tradizionale molto legata alla Fioritura dei Ciliegi è il sakuramochi (pronunciato sakuramoci)
Come il panettone a Natale in Italia, il sakuramochi non deve mai mancare nella primavera giapponese. Il sakuramochi (桜餅) è un wagashi (dolce tradizionale giapponese) che consiste di mochi (pastella di riso) dolce colore rosa e di anko (pasta di fagioli rossi) coperto da una foglia di sakura (ciliegio giapponese).
Lo stile di sakuramochi varia da regione a regione. In principio, all’Est del Giappone (regione Kanto) si usa il shiratama-ko per l’impasto (farina di riso, nella foto a destra) mentre all’Ovest del Paese (regione Kansai) si usa il domyoji-ko (farina di riso glutinoso, nella foto a sinistra).
Il sakuramochi più famoso di Tokyo è quello di Chomei-ji, un tempio buddhista a 20 minuti camminando dalla torre Skytree
Durante il periodo feudale di Edo (1603-1868, ndr) era una tradizione popolare assaggiare i deliziosi sakuramochi di Chomei-ji ammirando la fioritura dei ciliegi lungo il fiume Sumida-gawa, che scorre di fronte al tempio
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