di Gary Snyder
Traduzione di Augusto Sabbadini
Red edizioni, 1992
«Abbiamo bisogno di una civiltà capace di convivere pienamente e creativamente con il mondo selvatico.
Nel mondo selvaggio è un viaggio di andata e ritorno tra i luoghi incontaminati della natura in cerca della natura incontaminata dell'uomo. Persistere a mantenere separati, cultura e natura, civiltà e barbarie, disciplina e libertà, significa rimanere pericolosamente ancorati a una concezione del nostro rapporto col mondo vivente oggi non più sostenibile. Solo il contatto con il mondo della wilderness che non sappiamo più riconoscere, potrà restituirci alla nostra natura più profonda, renderci di nuovo "nativi" nel territorio che abitiamo.
Gary Snyder è nato a San Francisco nel 1930, è un poeta, ambientalista, saggista e conferenziere statunitense. Viene descritto come il «poeta dell’ecologia profonda». Egli ha spesso parlato della poesia come luogo di lavoro, e per lui il lavoro da fare è imparare ad essere nel mondo. Dagli anni cinquanta in poi ha pubblicato diari di viaggio e alcuni saggi in cui si riflette la sua immersione sia nella spiritualità buddhista che nella natura. Ha anche tradotto dal cinese antico e dal giapponese moderno. Ha vinto il Premio Pulitzer e l’American Book Awards.
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