Nicoletta De Vita di Voci Globali – rete di giornalismo partecipativo – ha dedicato al nostro progetto di passeggiate interculturali condotte da accompagnatori, cittadini stranieri, MIGRANTOUR questo interessante articolo. Di seguito qualche estratto. Per leggere la versione completa cliccate qui.
Grazie a Nicoletta e a tutti coloro che ci seguono in questo progetto!!!
“Sei a Milano ma con i profumi e i sapori potresti sentirti ad Hong Kong. Vai al mercato di Napoli e con i colori e i suoni ti sembra di essere subito in Africa. Magari non conosciamo molto di queste culture ma le viviamo quotidianamente e non ci rendiamo conto che le nostre città sono diventate negli ultimi anni un miscuglio di differenze e tradizioni che rendono la multiculturalità una ricchezza per tutti. Da questo presupposto nasce un viaggio intorno al mondo che si esaurisce in un paio d’ore e in angoli della città nascosti anche ai suoi stessi concittadini. Stiamo parlando dei percorsi e degli itinerari di Migrantour Intercultural Urban Route, un network di associazioni e cooperative che organizza passeggiate interculturali condotte da accompagnatori turistici di origine straniera. L’idea è partita nel 2010 a Torino dalla cooperativa Viaggi Solidali, che già proponeva viaggi alla scoperta di culture e luoghi non battuti dal turismo di massa, privilegiando strutture e servizi “responsabili” sia a tutela dell’ambiente che delle diversità culturali dei luoghi. “Da una costola di Viaggi Solidali è nato il Migrantour – ci racconta Enrico Marletto, ideatore e presidente della cooperativa – una passeggiata volta a scoprire pezzi di città ricchi di storie e aneddoti sconosciute ai più.” Con il tempo abbiamo diversificato i percorsi e formato accompagnatori multiculturali che anno dopo anno hanno contribuito a rendere le visite sempre più entusiasmanti condividendo il loro sapere, le esperienze, i prodotti artigianali e alimentari che sono diventate poi le caratteristiche principali di questo progetto. Ed è proprio il punto di vista educativo che stupisce scolaresche e universitari che scelgono di scoprire mondi paralleli, perché le passeggiate riescono a far aprire gli occhi su molteplici aspetti della convivenza tra culture. “In un periodo storico come questo – sottolinea Enrico – educare alla condivisione e all’accoglienza studenti e bambini è fondamentale: il loro entusiasmo nel guardare con un punto di vista differente la solita strada che percorrono ogni mattina è uno degli stimoli più belli di questo lavoro. La conoscenza della diversità produce ricchezza.” Una ricchezza non soltanto dal punto di vista esperienziale ma anche un vero e proprio sbocco lavorativo per molti accompagnatori, considerando che in media le varie associazioni che sono in Italia (Milano, Torino, Napoli, Firenze, Roma, Bologna, Genova ) e all’estero (Marsiglia, Parigi, Lisbona e Valencia) organizzano circa 60-70 passeggiate interculturali all’anno tra uscite didattiche e veri e propri laboratori.”
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