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L’ISOLA CHE NON C’E’?

Il nostro viaggiatore Mario Pavan ha voluto condividere con noi alcune riflessioni ed emozioni catturate a Cuba, durante il suo viaggio-esperienza di questa estate (30 luglio- 14 agosto 2016).  Sono appunti di viaggio intensi e poesie suggestive e coinvolgenti. Leggendole ci siamo ritrovati tra le strade di La Habana e la musica di Santiago de Cuba.

“L’Isola che non c’è?  Ci metto il punto di domanda su quest’isola-stato, perché proprio c’è, invece, eccome! Suscita ancora stupore, meraviglia, interesse, orgoglio e un desiderio di essere vista, capita e amata, la “regina” del Caribe.  La Cuba libre, quella che molti della mia età hanno conosciuto solo sui libri, e colta solo e sempre attraverso un’informazione ”di parte”…oppure quella di tanti che l’hanno immaginata oltre l’immaginario ricordando, sempre presenti, i volti del Che Guevara, di Fidel e Raul Castro, del giovane Abel Santamaria, di Gino Donè, l’italiano di Sandonà di Piave, partigiano e guerrigliero cubano, dell’avventuroso romantico Camilo Cienfuegos. […]

La Cuba non tanto quella di l’Avana, con il dittatore Batista, votata ad essere bordello e centro del malaffare mondiale, sorretta dagli interessi statunitensi …ma la Cuba di Santa Clara, di Santiago, di Remedios, la Cuba della palma, del tocororo e della mariposa, i tre simboli naturali cari al primo grande rivoluzionario massone Josè Marty. E nell’isola dei Caraibi, dei corsari, dei pirati e dei bucanieri resistono poi con l’orgoglio che varca i confini nazionali per confondersi con i sentimenti del cuore, i tre simboli scelti e amati da tutti i cubani: la bandiera, lo scudo e l’inno nazionale.[…]

Questa è la Cuba di cui voglio parlare, di uno stato che tiene, come una seconda pelle, alla sua storia, al suo riscatto dopo varie dominazioni spagnole, francesi, inglesi, statunitensi. […]

In parte l’ho ritrovato, questo mio spirito libero a Cuba, in un viaggio soprattutto tra la gente e vissuto con veri amici (meglio compagni, perché condividevamo perfino il pane insieme!) in angoli di paradisi ancora vergini ma per quanto ancora?

Auguri Cuba, gemma del Caribe!

CASA DELLA TROVA

Musica d’aria cubana

e la notte appiccicosa su pelle

messa alla prova.

nella Casa della Trova,

su ritmi e suoni

della vecchia Santiago.

La sua cattedrale attende

cuore da conversione,

teso a rivoluzione

che pretende rispetto.

Solo un attimo di brezza incerta

su volti di sudore e già stanchi.

E’ la Santiago de Cuba

nella tradizione di una terra

multicolore e che dà i brividi

nello stupore di sinuose mulatte.

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