Africat è un’associazione non governativa che si occupa della tutela degli animali a rischio di estinzione dagli anni ’90 attraverso attività di educazione ambientale, sensibilizzazione delle popolazioni locali e ricerca scientifica.
Il Kavita Lodge dove abbiamo trascorso la notte è sede di Africat nord, che si occupa in particolare della salvaguardia dei leoni. La mattina inizia con una visita guidata alla sede dove si svolgono le attività di educazione ambientale e culmina nell’incontro ravvicinato con due leoni maschi di cui l’associazione si prende cura perché sono rimasti orfani e pertanto non più in grado di vivere allo stato selvaggio.
I due fratelli vivono in un territorio molto ampio (50 ettari) e per vederli siamo stati immobili ed in silenzio, seduti all’interno di un capanno di avvistamento, in attesa che si avvicinassero. E poi si parte per Etosha, dove arriviamo in tarda mattinata. Il primo animale avvistato è la zebra (come aveva indovinato Vanni)… e poi siamo letteralmente circondati da tantissimi animali, il parco è grandissimo ed accoglie popolazioni molto numerose di tanti animali africani.
Ci sono tante pozze d’acqua, alcune naturali altre artificiali, che permettono di osservare (con un po’ di fortuna e con tanta pazienza) anche alcuni degli animali più schivi e più “richiesti”, come leoni, ghepardi, leopardi, rinoceronti e elefanti.
Rientriamo al lodge al tramonto e l’ultima occhiata della giornata è alla pozza d’acqua che è proprio vicina alle nostre camere. Grazie al fatto che la pozza è illuminata, mentre sorseggiamo un bicchiere di amarula, possiamo osservare anche la sera tardi diversi animali mentre vengono ad abbeverarsi.
Per oggi la “caccia” è stata abbontante, vedremo domattina quali altre sorprese ci riserverà il parto Etosha.
Manuela e Marco, Vanni e Vanni, Gianluca
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