Oggi vi parliamo di una realtà torinese, Il Passo Social Point, alle cui attività quest’anno, grazie a chi ha partecipato alle passeggiate interculturali del Progetto MIGRANTOUR, sono stati devoluti 350 euro.
Cosa si fa al Passo?
Il Passo social point è un centro sociale nel quartiere di barriera di Milano di Torino.
Questo centro ha meno di tre anni, ma tuttavia, le attività che si svolgono qui sono molteplici e la loro organizzazione è gestita da diverse persone : una coordinatrice, quattro operatori, sei volontari a tempo pieno, che si aggiungono agli altri interventi settimanali dell’ostetrica per il gruppo mamme e della professoressa di arabo.
Le principali attività sono rivolte ai giovani del quartiere per facilitarne l’inclusione sociale. La prima è il doposcuola che si tiene ogni martedì, giovedì e venerdì. Ci sono sei ore dedicate alla scuola media, visto l’alto numero di iscrizioni, e quattro ore per la scuola elementare. I ragazzi hanno così la possibilità di usufruire di un supporto allo studio e dispongono di diversi strumenti, come il computer, per loro ricerche.
Lo spazio adolescenti ha luogo ogni venerdì dalle 16:30 alle 19:30. Le attività sono libere; si può fare disegno, ping-pong, si può ballare, cantare, giocare… Sono tre ore per permettere a chi vuole (e chi ha un’età compresa tra i 11 e i 15 anni) di incontrare altri coetanei.
Il venerdì mattina c’è il “gruppo mamme” animato da Valérie, un’ostetrica volontaria che viene al Passo dalle 9:30 alle 12:00. Questo momento è dedicato alle mamme con bambini piccoli ma anche mamme con figli grandi o donne incite. Si parla, si fanno esercizi di rilassamento e Valérie può anche organizzare un momento personalizzato con chi ha bisogno.
Da poco tempo sono iniziato i corsi di arabo per i bimbi (i mercoledì dalle 16:30 alle 18:30) e per gli adulti (i lunedì dalle 16:30 alle 18:30) con Josette. Sono corsi per principianti e chiunque voglia imparare può venire.
Un’altra attività che si fa al Passo è il community center chi fornisce un servizio di mediazione linguistica e culturale. Questo servizio è per le persone che hanno bisogno di accompagnamento per cercare un lavoro, un orientamento per le questioni amministrative… E’ possibile prendere un appuntamento con Federica o Monica, le due operatrici.
Da gennaio è stato avviato da Kassida, uno sportello di supporto per le donne vittime di violenza che si chiama “Mai più sole”. Potete incontrarla ogni mercoledì e venerdì.
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