di Wajdi Mouawad
Traduzione di Antonella Conti
Fazi editore, 2015
«Gli umani sono soli. Malgrado la pioggia, malgrado gli animali, malgrado i fiumi e gli alberi e il cielo e malgrado il fuoco. Gli umani sono sempre sulla soglia. Hanno avuto il dono della verticalità, e tuttavia conducono la loro esistenza curvi sotto un peso invisibile. C’è qualcosa che li schiaccia.»
Anima è una sconvolgente odissea contemporanea e un’ardita provocazione letteraria: capitolo dopo capitolo, il filo della narrazione è ripreso da una successione di animali. Cani, gatti, ma anche topi, serpenti e insetti d’ogni genere si fanno testimoni dell’intera vicenda, immergendo il lettore nella loro percezione della realtà. La desolante verità che emerge è una sola: «il cielo non ha visto niente di più bestiale dell’uomo».
Wajdi Mouawad è nato in Libano nel 1968, si è trasferito prima a Parigi e poi a Montréal a causa della guerra scoppiata nel paese natio. Artista poliedrico, è al contempo scrittore, drammaturgo, regista e attore. In Francia e nel Québec è considerato uno degli autori di teatro contemporanei più importanti degli ultimi anni.
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