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Immagine del redattoreStaff Viaggi Solidali

CHEETAH’S DAY (Il giorno del ghepardo)


Anche stamattina l’alba non ci sorprende…alle 5.45am puntuali e sonnecchianti sorseggiamo il nostro primo caffè…sarà una lunga giornata. L’alba all’Etosha e’ ancora più bella se fai una corsa sulla torre e vedi a 360° la savana che si risveglia. Oggi mentre lasciamo il gate diretti verso Outjo potremo solo immaginarci la natura che si risveglia. Oggi siamo diretti al CCF (Cheetah Conservation Found) 140 km da Etosha per conoscere da vicino il più veloce animale terrestre : il ghepardo.

La fondazione opera ormai da diversi anni per la salvaguardia di questi animali a forte rischio estinzione. Laurie Marker, americana di orgine ma ormai africana di adozione, ricercatrice e veterinaria, negli anni 90 ha fondato questo centro che oggi è un punto di riferimento per tutto il mondo. Qui si studiano i ghepardi, le loro abitudini e i loro geni per migliorare la razza, renderli più forti e consentire il ripopolamento di aree dove il numero si era drammaticamente ridotto . Il primo obiettivo è trovare un compromesso tra i farmers (allevatori locali) e l’istinto predatorio di questi felini.  Il CFF ha introdotto in Namibia il cane pastore dell’Anatolia che dato agli allevatori a un prezzo simbolico svolge in realtà un compito importantissimo : proteggere il gregge dagli attacchi del ghepardo spaventandolo ed evitando così che lo stesso venga invece ucciso dai farmers. Al centro vivono in  semilibertà diversi esemplari di ghepardo. Sono arrivati qui perché orfani. Il CCF se ne prende cura ma purtroppo non potranno più tornare nella savana perché non abituati al loro habitat naturale.  Rimanendo qui vengono comunque studiati per i programmi di ricerca, di informazione ed educativi permettendo anche a noi oggi di avere uno straordinario incontro ravvicinato!!! Sono degli enormi gattoni…ma il loro miagolare non deve trarre in inganno. E’ ora di pranzo..noi divoriamo i nostri panini , loro divorano i loro 2kg di carne cruda giornaliera. Purtroppo la strada è ancora lunga. Mancano 280km verso Windhoek. Oggi la strada è stranamente asfaltata ed è purtroppo già preludio del nostro rientro. Per fortuna un altro tramonto ci sorprende:  rosso fuoco, dietro le montagne sopra il bush questo sole africano ci saluta.  Siamo in città: semafori, gente e auto per la strada…. Arriviamo a Penduka che è già buio. Solo il tempo di scaricare le valige e usciamo di nuovo per la nostra ultima cena da Joe’s.

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