di Ismail Kadare Traduzione di Liljana Cuka Maksuti La Nave di Teseo, 2019 (I ed. 1978)
"Le loro storie gli salivano in gola e si mettevano a masticarle, come i tori ruminano il proprio cibo nelle fredde notti d’inverno. Quelle stesse storie, ora, cominciavano a cadere come gocce dalle loro labbra."

Aprile spezzato Gjorg vive nel nord dell’Albania, tra montagne e villaggi fermi nel tempo. Quando il fratello viene ucciso da un vicino di casa, la vita del giovane muta radicalmente: secondo l’antico codice del Kanun, Gjorg dovrà̀ uccidere il colpevole dell’omicidio di suo fratello e accettare di essere poi, di lì a un mese, assassinato a sua volta da chi vorrà̀ vendicarsi di lui. I trenta giorni che Gjorg ha davanti, fino alla metà di aprile, potrebbero essere gli ultimi della sua vita, così decide di fuggire per cercare di viverli il più̀ pienamente possibile.
Ismaile Kadare è nato nel 1936 in Albania, ha lasciato il paese nel 1990, in contrasto con la dirigenza comunista, e ha chiesto asilo politico in Francia. La sua opera va dalla poesia alla narrativa alla saggistica. Ha vinto il Prix Méditerranée per stranieri con La Pyramide. Dal 1996 è stato membro associato a vita dell’Académie des sciences morales et politiques. Nel 2005 gli è stato riconosciuto l’International Booker Prize. È stato più volte candidato alla selezione finale per il Premio Nobel. È morto a Tirana nel 2024.
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