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Viaggio di GRUPPO

INDIA

Dalle verdi vallate del Kashmir al Ladakh, terra degli alti passi

Disponibile

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NESSUNA DATA IN PROGRAMMA

18GG | 17NN

La valle di Nubra e il festival di Lamayuru

Mappa illustrata

Quota Volo

950€

Supp. Small  Group

(8/9 pax) 250 €

Supp. Singola

€ 620

Quota Viaggio

2470€

Supp. Small  Group

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Kashmir e Ladakh, la Terra degli Alti Passi: Tra Spiritualità e Meraviglie Himalayane

Srinagar capitale estiva del Kashmir, situata a 1603, è dedicata a Sri, la dea della prosperità. Un paradiso d’acqua, di verde e di fiori, dominata dal lago Dal, dai suoi sinuosi canali, dal lago Nagin, circondata da filari di alberi e, infine, dal fiume Jhelum. Due grandi catene himalayane, la Grande Catena Himalayana e il Pir Panjal, circondano il paesaggio e si rispecchiano nelle sue acque. Luogo importante per il buddismo e terra natale di grandi filosofi indù, Srinagar fu islamizzata nel XIV secolo.

È da qui che inizia il nostro percorso, lungo 440 km che attraversa l'affascinante valle del Kashmir e Sonamarg, portandoci attraverso le alture di Zoji La, Namika La, Fotu La, prima a Kargil e poi in Ladakh "terra degli alti passi”, annidato nelle grandi catene dell'Himalayae del Karakoram, per secoli crocevia di carovane provenienti da Cina e India che percorrevano valichi e passi con yak e cavalli. Noto per la remota bellezza delle montagne, costellato di monasteri e stupa, viene spesso definito "il piccolo Tibet “per l’alta presenza di rifugiati tibetani e per i forti legami con la loro cultura; sebbene sia un distretto himalayano dell’India, il Ladakh appartiene al mondo culturale buddista tibetano. Arriviamo infine al “deserto d’alta quota”, la valle di Nubra,con le dune di sabbia bianca e i cammelli bactriani.

Un viaggio con una straordinaria varietà di paesaggi, di culture, di occasioni di confronto che verrà completato con il festival di Lamayuru, un’opportunità per osservare da vicino momenti importantissimi che rafforzano rafforzare i legami di comunità e di fede del mondo buddista.

Mappa illustrata

Plus Solidale

Orient@menti - Tra cielo e terra
È un’associazione di volontariato attiva a Lamayuru e in altri villaggi del Ladakh.
Negli anni ha consolidato un metodo di co-progettazione che coinvolge le autorità dei villaggi, i presidi, gli insegnanti e le famiglie, a supporto degli studenti più svantaggiati. Lo scopo è favorire la frequenza scolastica, l’inclusione sociale e una particolare attenzione ai bisogni essenziali e di conseguenza sostenere lo sviluppo e la salvaguardia delle comunità più isolate e sfavorite.
A Lamayuru in particolare il progetto prevede la fornitura di materiale didattico, l’avvio e il finanziamento dell’ostello adiacente la scuola che accoglie 45 bambini e ragazzi per 9 mesi all’anno, permettendo l’affluenza scolastica di villaggi vicini. Dal 2022 l’onere dei pasti è stato assunto dal Governo che ha riconosciuto l’ostello quale servizio essenziale pubblico e a carico dello Stato.

Highlights & Gallery del viaggio

Itinerario |

Dalle verdi vallate del Kashmir al Ladakh, terra degli alti passi

1° giorno: Partenza

Volo Italia Delhi e proseguimento sul volo Delhi Srinagar


2° giorno: Srinagar e i giardini

Arrivo a Srinagar e trasferimento nelle houseboat galleggianti ormeggiati sul lago Dal.

Situata sulle rive del fiume Jhelum, nel cuore della valle del Kashmir, Srinagar è la capitale estiva del Jammu e Kashmir, leggendaria e affascinante, adagiata fra il lago e le montagne, attorniata da giardini, da un intricato gruppo di corsi d’acqua tra cui Lokut Dal, Bod Dal, Gabribal e Nagin e mercati galleggianti

Le case, cullate dalle acque dei laghi Dal e Nagin, divennero numerose verso la fine dell’800, in quanto il maharaja della città non permetteva agli inglesi di possedere dimore fisse nella valle. Oggi conservano il fascino “old England”.

Siamo quindi nel Kashmir, sulla cima dell’India, una valle tempestata di boschi e paesini, zona preferita dagli imperatori Mughal che fecero costruire attorno al lago Dal romantici giardini.

Visiteremo nel pomeriggio i giardini Moghulammirando la splendida vegetazione e gli interessanti sistemi idrici. A seguire Nishat Bagh (bagh significa giardino) è il più grande che attraverso 11 terrazze scende fino al Dal Lake. Costruito nel 1633 da Asaf Khan influente primo ministro dell’imperatore Jehangir.

Cena e pernottamento


3° giorno: la vecchia Srinagar e le moschee

La giornata è dedicata alla visita di Srinagar, la “città felice della bellezza e della conoscenza”, affollata e pittoresca, immersa in un’atmosfera tipicamente centro-asiatica; eppure i suoi abitanti sembrano distinguersi da quelli del resto dell’India, tanto che le vie che portano a sud vengono sempre indicate come “quelle che riportano in India”. Visitiamo oggi la parte vecchia e le moschee più interessanti: la Moschea Jamia il cui stile unico mescola elementi saraceni e persiani, la moschea Shah Hamdan , la più antica di Srinagar costruita nel 1395 di origine iraniana.

Cena e pernottamento


4° giorno: Srinagar e i mercati

Si parte presto al mattino per il mercato della frutta e degli ortaggi che si svolge lungo il lago. A seguire la visita al tempio Shancharkayache sorge su una collina chiamata Takht-i-Sulaiman o Trone di Salomone. Il tempio probabilmente costruito nel VII secolo è dedicato a Shiva, anche se il santuario esisteva già precedentemente dal 200 a.C. Nel pomeriggio un giro sul lago in shikara(imbarcazione simile alle nostre gondole). Su questo lago intere comunità vivono da secoli a bordo di case galleggianti, senza necessità di scendere mai a terra. I mercanti, il dottore, il sarto, tutto arriva navigando.

Cena e pernottamento


5° giorno: Gulmarg (110 km andata e ritorno, 5 ore circa)

Al mattino partenza per l'escursione di un'intera giornata a Gulmarg.

Gulmarg significa letteralmente "prato dei fiori". Questa località è una destinazione molto popolare per gli indiani, punto di riferimento per gli amanti dell'avventura e per coloro che vogliono fuggire dal caos della vita cittadina. Base di partenza di interessanti trekking, importante centro di sport estivi e destinazione sciistica invernale. A pochi chilometri da Gulmarg una cabinovia porta da quota 2700 m a 4000 m. La parte alta è in terreno aperto, con valloni e dorsali e con un panorama impressionante sui 7000 del Kashmir e sul Nanga Parbat. Una escursione molto interessante per aprire una pagina “diversa” del panorama indiano.

Cena e pernottamento


6° giorno: Srinagar – Sonmarg – Zojila pass – Drass – Kargil (210 km, 6 ore circa)

Proseguimento per Kargil. L'arrampicata su per le montagne comincia subito, appena lasciata Srinagar. Prima tappa, un'ottantina di chilometri e “mille metri più in su”: Sonamarg, letteralmente "passo d'oro", ultimo centro abitato del Kashmir. Dopo di che, la strada comincia il suo zig zag verso il passo di Zoji-La (3450 mt), che segna il passaggio tra il panorama del Kashmir, con la flora montana e i larici alpini, e quello assolutamente privo di vegetazione del Ladakh. Kargil, ad un’altitudine di 2750 metri sulle rive del fiume Suru, era un punto di transito sulla rotta carovaniera verso la Cina, il Tibet e lo Yarken fino al 1949. Si entra in Ladakh. Qui le vette più elevate del mondo fanno da quinta a deserti lunari attraversati dal corso settentrionale dell’Indo. Terra di campi di grano, d’orzo e di miglio, terra di monasteri arroccati sulle colline. Sistemazione in semplice albergo fuori dal centro di Kargil.  (2586 m)

Cena e pernottamento


7° giorno:  Kargil - Mulbek - Lamayuru  (100 km, 3 ore circa)

Lungo il tragitto ci fermiamo al piccolo monastero di Mulbek, famosa destinazione per una figura alta 30 piedi di Buddha Maitreya scolpita su un massiccio blocco di pietra.

Continua il viaggio fino a Lamayuru, che ospita uno dei più antichi monasteri del Ladakh, appartiene alla setta dei Berretti Rossi e ospita circa 150 monaci buddisti. Era costituito da cinque edifici, di cui oggi esiste solo quello centrale.

Nel pomeriggio saremo ospiti dell’associazioneOrient@menti - Tra cielo e terra.

Pernottamento a Lamayuru. (3580m)

Cena e pernottamento


8° giorno Lamayuru

Festival

I festival vengono tradizionalmente celebrati per commemorare l'anniversario della nascita di figure religiose, Buddha, Padmasambhava (Guru Rimpoche) e altre date significative nel calendario buddista, si tengono solitamente nei cortili dei monasteri. Sono una parte importante della vita culturale del Ladakh, forniscono alla comunità un'occasione e uno scopo per riunirsi, riaffermando i legami di comunità e di fede tra i monaci e gli abitanti dei villaggi. Sono tutti presenti, grandi e piccini, uomini e donne, monaci e laici, perché la sola partecipazione, si dice, predisporrà le condizioni karmiche che favoriranno il raggiungimento più veloce della liberazione, ovvero del Nirvana.

I monaci indossano abiti colorati e maschere spaventose ed eseguono cham, danze sacre. Questi cham rappresentano la purificazione della mente e anche il trionfo del bene sul male. Nell’alto Himalaya, in Bhutan, Tibet, Ladakh e Mongolia i monaci buddisti tengono feste sacre durante il quale si effettuano i Cham, danze mistiche collettive, vecchie di 1.300 anni, al fine di trasformare il male in bene per il mondo intero. Le divinità sono raffigurate in forme adirate, al fine di dimostrare che il male viene da dentro la mente, creato dall’ignoranza, dalla rabbia, dal desiderio, dalla gelosia e dall’ego. Un’importante opportunità per apprendere i contenuti essenziali del suo insegnamento attraverso uno strumento accessibile a tutti. La danza è infatti il mezzo offerto dai monaci residenti ai fedeli per aiutarli a percepire l’essenza della dottrina e dargli uno stimolo per approfondire in seguito la propria ricerca personale.

“Mostriamo la stessa forma del male in modo che il male possa provare paura. Le divinità protettrici assumono una forma irata al fine di spaventare il male.” Khenpo (Dotto) Konchok Namdak

Nel tardo pomeriggio trasferimento a Alchi

Cena e pernottamento


9° giorno: Alchi – Leh  (65 km, circa un’ora)

Località famosa per un monastero del XI secolo. Questo prezioso tempio a tre piani “contiene” al suo interno 6 templi, ma è particolarmente suggestivo per gli affreschi contenuti, tra cui alcuni realizzati sulle vesti di tre gigantesche statue rappresentanti Avalokiteshvara, Vairapani e Manjushri, la triade più famosa del lamaismo. Ognuna di queste statue va osservata da vicino per il microcosmo di grande diversità e notevole bellezza rappresentato usando l’intero spettro cromatico dei toni brillanti. Le immagini ripropongono simbolicamente la realtà storica, travagliata da guerre ed invasioni, saccheggi e rivolte.

Trasferimento a Leh e pomeriggio libero per una passeggiata

Pernottamento a Leh


10° giorno Leh:

Dopo colazione visitiamo con la nostra guida il Central Asian Museum.

Uno degli edifici più notevoli di Leh, questa torre in pietra affusolata di quattro piani è una costruzione moderna, costruita sul sito di un vecchio accampamento di carovane. Il museo racconta il ruolo di Leh nel commercio della Via della Seta.

I primi abitanti del Ladakh erano nomadi arrivati con i loro yak durante il Neolitico. Successivamente, i pellegrini buddisti in viaggio dall’India al monte Kailash in Tibet si stabilirono permanentemente nella valle dell’Indo e portarono il buddismo che emerse come la religione principale nella regione. Nel corso dei secoli, i re fondarono un regno che si estendeva dal Kashmir al Tibet, presidiato da fortezze e grandi monasteri. Il Ladakh fu spesso attaccato da ovest dagli eserciti musulmani e da est dagli eserciti tibetani. Il regno rinacque sotto la dinastia Namgyal che estese il regno fino al Nepal e costruì una nuova capitale a Leh. Durante il 19° secolo, fu invaso dall'esercito Dogra proveniente da Jammu e divenne parte dello stato di Jammu e Kashmir. Il 31 ottobre 2019, è infine stato separato dal resto del Jammu e Kashmir ed è diventato uno stato indipendente

Pernottamento a Leh


11° giorno Leh – la valle di Leh: i monasteri di Thiksey e Hemis
La gente del Ladakh si stabiliva lungo le rive dei fiumi in modo da avere accesso all'acqua per bere e per irrigare i campi. Pertanto, il fiume Indo divenne la spina dorsale del popolo. I monasteri furono costruiti in aree remote, spesso sulla cima delle colline, in modo che i monaci potessero meditare senza alcun disturbo. Le persone visitavano questi monasteri per rifugiarsi non solo nei momenti di difficoltà, ma anche per offrire le proprie preghiere. Quindi, questi monasteri sono stati testimoni di storia e della ricca cultura e tradizione secolare del Ladakh. Seguiamo il fiume Indo fino a Hemis, un centro spirituale per i buddisti Drukpa, è il più grande e ricco monastero del Ladakh facente capo alla scuola dei monaci Drukpa, i cosiddetti “berretti rossi”. Costruito nel 1630 si trova a circa 45 km a sud di Leh, sulla sponda occidentale del fiume Indo.

Il monastero di Thiksey, il più grande Gompa nel Ladakh centrale, è anche nominato Piccolo Potala poiché la sua architettura ricorda quella del Palazzo del Potala del Tibet.

Pernottamento a Leh


12° giorno Leh Kardung La – Nubra (130 km, 5 ore)

Partenza per la Valle di Nubra, per secoli il punto di snodo delle carovaniere che collegavano il Tibet con il Turkestan, lungo la via della seta. Si raggiunge superando l’alto passo del Kardung-la(5602 m) e attraversando paesaggi maestosi e spettacolari, deserti d’alta quota, golene fluviali ove confluiscono il fiume Shyok e il Nubra, a tratti coperte da dune sabbiose attraversate da cammelli battriani.

Ci fermiamo al monastero di Diskit è il più antico e il più grande monastero della Valle di Nubra fondato nel XIV secolo e appartiene alla setta buddista Gelupa, è stato costruito in stile tibetano e ospita bellissimi affreschi e murales.

Cena e pernottamento


13° giorno Valle di Nubra

A pochi minuti dal nostro albergo si trova Hundar, la capitale del passato regno di Nubra nel 17 ° secolo. Tra Hundar e Diskit si trovano diversi chilometri di dune di sabbia dove pascolano i cammelli bactriani, discendenti di animali addomesticati che venivano usati per il trasporto e il commercio sulla storica Via della Seta, che passava per questa regione.

Cena e pernottamento


14° giorno  Nubra Valley – Shyok valley – Pangong Lake (230 kms, 5-6 hours)
Mattina di trasferimento.

Il viaggio dalla Valle di Nubra al Lago Pangong era irrealizzabile fino a qualche anno fa. Ci volevano 3-4 giorni per raggiungere il Lago Pangong. I passi, le strade e i corsi d'acqua che un tempo erano inaccessibili ai viaggiatori sono ora raggiungibili: un viaggio on the roadfra piccoli villaggi, fiumi e passi d'alta quota. La destinazione finale è il sereno e calmo Lago Pangong.

Pangong Tso: in lingua Ladakhi Tso significa lago, mentre Pangong significa vuoto. Situato ad un’altezza di circa 4.350 metri sopra il livello del mare, con una larghezza di circa 5 chilometri e una profondità di circa 100 metri, durante l’inverno ghiaccia del tutto. Il colore delle sue acque è davvero sorprendente e il contrasto con le brulle montagne alle sue spalle lo rende un luogo suggestivo ed incantevole.

L’acqua salata del lago Pangong permette una vegetazione molto limitata e una pressoché inesistente vita nelle sue acque, a parte alcune specie di minuscoli crostacei.  La zona montuosa ad Est del lago, denominata Changthan, si stende fino al confine con il Tibet e stupisce per i suoi panorami spettacolari.

Cena e pernottamento


15°° giorno  da Pangong Tso a Tso Moriri

Nonostante la sua lontananza, Tso Moriri ha sempre attirato dei viaggiatori: i primi furono degli esploratori inglesi che giunsero qui nel 1820. L’unica presenza che si incontra in questi luoghi sono i campi delle popolazioni nomadi Changpa, sparsi in un territorio popolato da asini selvatici (kiang), le marmotte, l’oca indiana (in inglese nota come bar-headed-geese) uccelli migratori, la capra pashmina, gli yak e la pecora tibetana. In questa zona si trova un piccolo tempio, dedicato a Changla Baba, simile a un santuario, ed è una tappa frequente per viaggiatori e motociclisti che oltrepassano il passo Chang (5360 m). Il tempio è noto per le belle bandiere di preghiera, le piccole campane distribuite lungo tutta la parte centrale del corrimano e gli splendidi panorami montani. Gli insegnamenti buddhisti affermano che sulle vette delle montagne, si trova una maggiore vicinanza al divino e così celebrano e onorano la spiritualità con queste forme di devozione. I fedeli di religione induista, invece, onorano le divinità suonando una campana prima ancora di entrare nel tempio, come buona predisposizione all’incontro con il divino.

I Changpa sono un popolo semi-nomade che si trova principalmente nella regione di Changthang della Trans-Himalaya del subcontinente indiano. Questa regione rappresenta una parte estesa della regione occidentale dell'altopiano tibetano, che è un importante ecosistema di pascolo dell'altopiano. Questi nomadi sono originariamente migrati dal Tibet nell'VIII secolo e un numero minore risiede nella regione occidentale della Regione Autonoma Tibetana e sono stati parzialmente trasferiti per l'istituzione della Riserva Naturale di Changthang. https://www.lehladakhtaxis.com/travel-guide/tso-moriri-lake/changpa-nomads

Cena e pernottamento


16° giorno   Tsomoriri – Leh  
Rientriamo a Leh

Pomeriggio e serata libere


17° giorno 

Volo Leh Delhi. Assistenza in aereoporto e poi volo per l’Italia

Scheda tecnica del tour

Pernottamento e Pasti

A Leh si alloggia in comodo buon albergo, vicino al mercato, con servizi in camera.
A Lamayuru e Alchi si alloggia in albergo con servizi in camera. Nella valle di Nubra in campeggio tendato fisso o in guest house. Al lago Pangong in guest house. Si ricorda che il massimo standard disponibile in Ladakh è equivalente a un 3 stelle. Si richiede ovunque un minimo di spirito di adattamento, soprattutto per quanto riguarda servizi lenti e l’acqua calda; ogni albergo ha un generatore di corrente nel caso (spesso) salti la luce.
La colazione è sempre servita in albergo e guest house, le cene a Leh sono libere, per il resto del tour previste in albergo/ guest house

Trasporti:

Gli spostamenti vengono effettuati con veicoli privati, Toyota Innova, ogni 4 o 5 persone.
In pulmino per i trasferimenti da e per aeroporto.
Le strade sono tipiche d’alta montagna, spesso strette e sterrate, specialmente verso il Pangong Lake e il Passo Kardung. Hanno subito molti ammodernamenti nei tratti Leh Alchi che tutt’ora sono in atto, ma si prevedono tempi lunghi, intervallati da soste.

Documenti e Salute

Nessuna vaccinazione obbligatoria.
Necessario passaporto valido per l’espatrio (almeno per 6 mesi) e il visto d’ingresso che necessariamente dovrà essere compilato e inviato in modo personale e autonomo al Ministero del Turismo Indiano. Verranno date informazioni in fase di iscrizione

Clima per questo viaggio

I periodi migliori per visitare il Ladakh sono quelli estivi da giugno a settembre, con temperature che variano da 18 a 28 gradi.
In inverno il tempo è estremamente rigido, i passi per raggiungere le valli sono chiusi da ottobre a maggio.
A Srinagar si possono verificare piogge dovute al monsone indiano, che mediamente interessa la città a 22 e settembre. Comunque, a questa latitudine il monsone è intermittente, e ci sono anche periodi secchi, in cui a volte può fare molto caldo.

Comprende/Non Comprende

Cosa comprende questo tour

Mappa illustrata
La quota comprende

• Quota di iscrizione, inclusa di assicurazioni “Assistenza alla persona”, “Spese mediche”, “Bagaglio”
• Assicurazione: Annullamento viaggio.
• Sistemazione in camera doppia/matrimoniale con trattamento di pernottamento e prima colazione per (4 notti a Leh e 1 notte a Delhi),
• tutti gli altri posti sistemazione per 11 notti in mezza pensione (colazione + cena)
• Tutti i trasferimenti, le visite guidate e le escursioni come da programma con autisti, carburante, parcheggio e tutte le tasse interstatali
• Tour leader/ Mediatore culturale italiano per tutto il tour
• Guida locale per tutta la durata del tour, parlante lingua inglese
• Pernottamento e prima colazione in camera doppia
• 8 cene incluse
• Escursioni e visite come da programma
• Permessi come previsto dalla legge
• Trasferimenti da-per aeroporto
• Auto 4x4 con autisti
• Assistenza ed 1 pernottamento a Delhi (nelle vicinanze dell’aeroporto)
• Incontro formazione online, materiale informativo pre-partenza
• Quota di solidarietà

Mappa illustrata
La quota non comprende

• I pasti non previsti ed inclusi
• Il visto d’ingresso,
• Il volo interno Delhi-Srinagar Leh/Delhi A/R (da circa 350 euro)

Assicurazione

ASSICURAZIONE INCLUSA NEL PACCHETTO:

Tutti i nostri viaggi sono coperti da polizza assicurativa NOBIS (già prevista ed inclusa nel pacchetto) per “Assistenza alla persona”, “Spese mediche”, “Bagaglio” e “Annullamento”:

•        Garanzia Assistenza in viaggio: prestazione come da dettaglio riportato nella DIP (Documento Informativo Precontrattuale in allegato) NOBIS 203742891.

•        Garanzia Rimborso Spese Mediche con differenti massimali prestabiliti in base alla destinazione del viaggio (Italia copertura fino a 1.000 euro /Europa e Mondo copertura fino a: 30.000 euro)

•        Garanzia Assicurazione Bagaglio: copertura massima 1000 euro in caso di smarrimento/furto o danneggiamento del bagaglio

•        Garanzia Assicurazione Annullamento Viaggio: Costo totale del viaggio (fino a 7.500 euro per persona)

 

La polizza prevede le garanzie anche in caso di malattia da Covid-19 e copertura anche in caso di malattie preesistenti.

Note Importanti

Le informazioni suindicate riportate potrebbero subire, prima della partenza, variazioni in base all’operativo dei voli e alle diverse stagioni delle partenze.

Eventuali modifiche e/o aggiornamenti rilevanti saranno comunque forniti in fase di conferma del viaggio.

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